‘unità Spettro Solare Completo (ESC) del sistema SolDAC gestisce la radiazione solare incidente dividendo spettralmente i fotoni incidenti in due flussi: quello “freddo” e quello “caldo”. l flusso freddo di fotoni comprende fotoni che vanno da 300 nm a 1100 nm e il flusso caldo quelli nella regione del vicino infrarosso da 1100 nm in su. A tal fine, l’irradiazione incidente viene concentrata da un concentratore di Fresnel composto da 10 riflettori a forma di parabola che focalizzano la luce solare sul piano del ricevitore. I ricevitori svolgono una duplice funzione: (1) convertono e adattano l’intensità concentrata lineare incidente in un fuoco puntuale che viene successivamente guidato da un fascio di fibre ottiche; (2) dividono lo spettro concentrato incidente mediante un filtro liquido di assorbimento che assorbe il flusso caldo di fotoni per produrre calore e trasmette quelli di lunghezza d’onda inferiore per essere guidati dalla luce. ll flusso caldo di fotoni viene poi utilizzato dall’unità di cattura diretta dell’aria del sistema SolDAC per migliorare l’adsorbimento della CO2 e il flusso freddo di fotoni viene convertito in elettroni da una cella fotovoltaica o da un fotoanodo dell’unità fotoelettrochimica del SolDAC.
Attualmente, tutti i componenti dell’SSC sono stati fabbricati e assemblati, compresi i sistemi di inseguimento e di controllo. La Figura 1 mostra il prototipo installato presso le strutture dell’Università di Lleida. Nella fotografia è visibile la piattaforma di riflettori, inclinata di 40º, e quattro ricevitori (due dei quali con i fasci di fibre ottiche collegati). Attualmente stiamo conducendo le caratterizzazioni termiche e spettrali complete dell’SSC prima di accoppiarlo e valutarlo con le altre unità del SolDAC: raccoglitore d’acqua, cattura diretta dell’aria e reattore fotoelettrochimico. La Figura 2 illustra il ricevitore a divisione spettrale.
Scritto da UdL