“Igniting the Future: SolDAC Meets the Market” workshop

Il 25 giugno 2025, a Barcellona, il workshop “Igniting the Future: SolDAC Meets the Market” ha riunito scienziati, ingegneri, imprenditori e innovatori. L’evento, tenutosi presso il Sercotel Caspe, aveva lo scopo di condividere i progressi, riflettere e pianificare i prossimi passi del progetto SolDAC.

The workshop began with presentations from the SolDAC consortium, detailing how full-spectrum solar energy (FSS), direct air capture (DAC), and photoelectrochemical (PEC) conversion are being combined.

Relatori come Giulio Santori (Università di Edimburgo), Paul A. Wright (Università di Sant Andrews), Valeria Palomba (CNR-ITAE), Joan Ramon Morante (IREC) e Daniel Chemisana (Universitat de Lleida) hanno illustrato il loro lavoro, dall’integrazione del solare termico alla progettazione di celle PEC avanzate, sottolineando il potenziale di combinazione di diverse unità. Anche Edgar Contreras e Mihaela Mirea di Lomartov hanno evidenziato i risultati LCA e gli impatti sociali dello sviluppo di SolDAC.
Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)

L’ambizioso obiettivo di SolDAC è quello di catturare simultaneamente CO₂ dall’aria e convertirla in etilene utilizzando esclusivamente l’energia solare. Questo processo potrebbe sostituire la tradizionale produzione chimica dipendente dai combustibili fossili, offrendo un’alternativa rinnovabile potenzialmente a emissioni zero.

Successivamente, il panel “Market Pulse: Industry Voices” si è concentrato sulle applicazioni reali e sulle iniziative in corso. Esperti di decarbonizzazione e cleantech, tra cui Thomas Louagie (Captur Tower), Antonio Famiglietti (SOLATOM), Macarena Olias Sanchez (H2B2 Electrolysis Technologies) e Mariia Shabalina (eChemicles), hanno discusso temi come la scalabilità del DAC, l’infrastruttura dell’idrogeno verde e l’integrazione del solare termico.

Sebbene la scienza sia promettente, il percorso verso la scala è complesso. Le sfide principali identificate sono state la necessità di un supporto normativo, l’integrazione del sistema nelle catene di fornitura esistenti e la costruzione di unità operative competitive ed efficaci dal punto di vista dei costi. Nonostante questi ostacoli, il gruppo si è dimostrato ottimista, riconoscendo il potenziale unico di SolDAC, che combina tecnologie solari collaudate con catalisi e progettazione di sistemi all’avanguardia.

Il successo del workshop non è stato solo nei contenuti, ma anche nell’energia collaborativa. Le conversazioni si sono accese tra i partecipanti, portando a feedback, piani pilota e nuove idee di collaborazione. Per il team SolDAC, l’evento è stato un catalizzatore: le intuizioni del settore e il feedback dei partecipanti hanno influenzato direttamente le modifiche tecniche e il posizionamento strategico nello sprint finale del progetto. Ha inoltre rafforzato l’importanza della fiducia, della visione condivisa e dello slancio nell’innovazione.

Mentre SolDAC entra nella sua fase finale, l’attenzione si concentra sulla dimostrazione, sulla convalida e sulla divulgazione. Le fasi rimanenti comprendono la messa in scala delle unità integrate FSS, DAC e PEC in condizioni reali, l’ottimizzazione dell’efficienza per soddisfare i parametri commerciali, il coinvolgimento di una rete più ampia di soggetti interessati (industria, autorità di regolamentazione, investitori) e la divulgazione per spiegare perché i prodotti chimici a zero emissioni sono fondamentali e come SolDAC fornisca un percorso credibile per il futuro. Il progetto è in una fase critica ed entusiasmante: la scienza è solida, il team è impegnato e il mercato lo sta notando.

SolDAC risponde all’urgente necessità di decarbonizzare l’industria chimica globale, che dipende in larga misura dai combustibili fossili. Grazie alla sperimentazione di percorsi puliti, scalabili e decentralizzati dal solare alla chimica, SolDAC aiuta l’Europa a guidare la transizione verso una produzione neutrale dal punto di vista climatico.